Nell’era del Web 3.0 comunicare con i propri clienti o potenziali tali non basta. Per ottenere quel plus che manterrà in piedi il vostro business è necessario comunicare efficacemente e “colpire il bersaglio” intercettando al meglio cosa comunicare a chi.
In buona sostanza, per dirla in maniera estremamente spicciola, non basta avere un sito Web con un buon traffico giornaliero (anche se questa resta, è bene chiarire, la premessa fondamentale per poter andare avanti) ma è necessario che questo stesso sito sia in grado di acquisire contatti realmente interessati al nostro prodotto/servizio. In questo modo, con una serie di comunicazioni mirate, solitamente tramite mail sotto forma di newsletter, sarà possibile aumentare sempre più il grado di coinvolgimento dell’utente portandolo sino all’azione per la quale il nostro business nasce: l’acquisto.
È qui che entra quindi in ballo il lead generation funnel, praticamente un imbuto virtuale nel quale i vostri contatti reali saranno via via scremati sino ad arrivare a quelli così interessati a ciò che viene proposto da decidere di acquistarlo. Il processo parte dalla parte alta dell’imbuto, quella che sappiamo essere la più larga e quindi ricca di contatti che per ovvie ragioni non saranno tutti totalmente in linea col nostro target di riferimento. È qui che, tenendo ovviamente nella massima considerazione possibile tutte le normative vigenti sulla privacy, nasce il vero processo di lenta ma costante acquisizione attraverso il monitoraggio delle azioni condotte dagli utenti a seguito delle nostre mail. A seconda di chi avrà mostrato o meno un reale interesse nei confronti dei nostri contenuti, arriveremo quindi alla parte centrale del nostro funnel, quella inevitabilmente più stretta nella quale ha senso avere solo contatti che desiderano saperne di più sui nostri prodotti o servizi per poterli acquistare.
Qui nessun aspetto della comunicazione con l’utente può essere lasciata al caso. Dal tone of voice ai colori della pagina, dalla call to action al form dei contatti, dalla landing alla thank you page, tutto ma proprio tutto dovrà essere studiato per creare un’esperienza positiva per l’utente che si traduca inevitabilmente in un’azione proficua: l’acquisto di ciò che proponiamo.
La complessità della creazione di funnel efficaci rende questa branca del web marketing difficile ai più. Non esiste, infatti, un modo univoco per comunicare con i propri clienti, soprattutto perché il proprio brand e ciò che si propone sono diversi da altre categorie merceologiche e per ovvie ragioni non possiamo pensare di vendere una crema di bellezza così come faremmo per un tagliaerba. Ecco quindi che in questi casi un’accurata consulenza social media può davvero fare la differenza e rendere il nostro lavoro realmente profittevole. A seconda degli obiettivi prefissati, dei prodotti da pubblicizzare, dal budget a disposizione per la promozione e di tutta una grande serie di ulteriori opzioni, dei professionisti del settore saranno in grado di impostare il giusto funnel per ogni esigenza affinché il risultato possa essere davvero raggiunto.