La gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus sta cambiando il modo di lavorare delle aziende. Laddove è possibile farlo, si sta introducendo lo smart working. Questa modalità di organizzazione del lavoro implica la necessità di mantenere gli stessi standard di sicurezza per i propri dispositivi personali quando si trovano fuori dal consueto luogo di lavoro. L’AGID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha stilato un vademecum per lavorare online in sicurezza. Ecco alcuni consigli su come lavorare sicuri da casa usando il proprio pc, smartphone o tablet.
L’importanza della cyber hygiene
Gestire il dispositivo remoto presso la propria abitazione per svolgere lo smart working è una questione di attenzione e consapevolezza dei possibili rischi che si corrono. Per riorganizzare le modalità di lavoro in quest’ottica, è importante conoscerla dal punto di vista delle normative da rispettare per agire nell’immediato e non farsi cogliere impreparati. Utile innanzitutto seguire la policy della propria azienda e farsi idee più chiare su portali di informazione sul lavoro e la formazione a distanza come corsielavoro.it. Seguendo semplici regole riguardanti l’igiene cibernetica si può garantire un regolare funzionamento del computer e la sua massima protezione. Per esempio, quando ci si mette a lavoro bisogna essere certi di avere una connessione a Internet stabile, un Wi-Fi adeguatamente protetto, effettuando in maniera costante gli aggiornamenti del proprio sistema operativo e dei suoi software di protezione.
Attenzione alle password
È risaputo che la password sia uno strumento di vitale importanza per proteggere qualsiasi dispositivo. Scegliere una password sicura e conforme alle policy emanate dall’Amministrazione è il primo passo per lavorare da casa in tranquillità. Quindi, preferire password incomprensibili agli estranei: lunghe, contenenti lettere, numeri e simboli o quelle autogenerate dal sistema. Per non confondersi quando si è costretti a usarne troppe, si consiglia un password manager, un’app che funge da cassaforte digitale, e che attraverso una master password, sblocca tutte quelle che occorrono. Si raccomanda, a questo proposito, l’autenticazione multifattore, con la quale è necessario inviare una seconda password che dà accesso ai servizi. Vanno cambiati anche password e nome SSID (Set Service Identifier) del router di casa; lo stesso vale per la crittografia del proprio network. Di solito ci si può accontentare della WPA2 encypriton, ma è saggio assicurarsi che sia attivata e che sia avvenuto l’aggiornamento del firmware del router.
Usare una sandbox
Una sandbox è un servizio online che permette di analizzare file sospetti o provenienti da sconosciuti. I tentativi di phishing e di infezione informatica sono sempre in agguato, ragion per cui è preferibile evitare di cliccare su link o allegati contenuti in email sospette. Prima di farlo, li si può inviare a una sandbox, strumento capace di assicurare che i materiali in questione siano completamente innocui.
Come concludere la sessione di lavoro da casa
Quando la giornata lavorativa volge al termine, nonostante non si abbandoni fisicamente la postazione in ufficio, è bene non dimenticarsi mai di effettuare il log-out dai portali e dai servizi che sono stati utilizzati. La massima attenzione in questo senso deve esserci tutte le volte che ci si allontana dalla scrivania sulla quale si sta lavorando da casa.